Oggi abbiamo il piacere di condividere con Voi una importante vittoria, ottenuta presso il Tribunale di Patti contro l’INPS la quale, in modo del tutto illegittimo, aveva negato l’indennità di accompagnamento ad una nostra assistita.

La causa è stata seguita in cooperazione con l’Avvocato Roberta Giuliano Inteso Giulio, Founding Partner dello Studio legale Giuliano & Partners.

Nel caso di specie, una simpatica signora di 86 anni (!), affetta da artrosi polidistrettuale e osteoporosi con fratture patologiche, ed altresì da vasculopatia cerebrale cronica con iniziale declino cognitivo, in data 30.06.2021 inoltrava all’Inps la domanda amministrativa per l’accertamento dello stato di handicap grave e della invalidità civile, al fine di ottenere il riconoscimento dello stato di infermità e la corresponsione della relativa indennità di accompagnamento.

Il 27 ottobre 2021 la Commissione medica, dopo aver visitato la Nostra Assistita, l’ha riconosciuta «INVALIDA ultrasessantacinquenne con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni ed i compiti propri della sua età (L 509/88 124/98) – grave al 100%» con la diagnosi di «artrosi polidistrettuale e osteoporosi con crolli vertebrali a significativa incidenza funzionale in soggetto con vasculopatia cerebrale cronica con iniziale declino cognitivo».

Nonostante il parere espresso dalla Commissione medica, che aveva riconosciuto la Nostra Assistita quale invalida al 100%, l’INPS non provvedeva a riconoscere in favore della stessa l’indennità di accompagnamento prevista per legge, rendendo necessaria la proposizione di un apposito ricorso per accertamento tecnico preventivo, presso il Tribunale di Patti.

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