Con il decreto legge n. 91 del 2017 è stata introdotta nel nostro ordinamento una interessante misura di sostegno per l’avvio di nuove attività, da parte di giovani imprenditori residenti nelle aree economicamente svantaggiate del Meridione d’Italia: “Resto al Sud“.

LEGGE DI BILANCIO 2019 E RESTO AL SUD: TUTTE LE NOVITÀ 

Con tale particolare forma di incentivo, Invitalia (l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, di proprietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze) ha messo a disposizione una dotazione finanziaria complessiva pari a 1 miliardo e 250 milioni di euro: cercheremo di capire, nel corso di questa breve guida introduttiva, quali sono i requisiti e le condizioni richieste per accedere a tali contributi.

RESTO AL SUD: CHI PUÒ PRESENTARE LA DOMANDA

Può chiedere l’agevolazione il soggetto che, alla data di presentazione della domanda, abbia un’età compresa tra 18 e 46 anni e sia residente in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Al riguardo è stato chiarito che è possibile trasferire la propria residenza in una delle suddette regioni, entro massimo 60 giorni dall’eventuale riscontro positivo al progetto da parte di Invitalia (termine che si estende sino a 120 giorni nel caso di residenza all’estero).
Il soggetto richiedente, inoltre:

  • non deve essere titolare di attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017;
  • non deve aver ricevuto, negli ultimi tre anni, simili agevolazioni nazionali a sostegno dell’auto-imprenditorialità.

Eventuali società potranno presentare istanza per ottenere l’agevolazione nel solo caso in cui siano state costituite dopo il 21 giugno del 2017.

RESTO AL SUD: LE ATTIVITÀ AGEVOLABILI

L’iniziativa “Resto al Sud” è stata concepita con la finalità di incentivare la nascita di nuove realtà imprenditoriali, operative nei seguenti settori:

  • industria, artigianato, pesca e acquacoltura;
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone;
  • attività libero professionali;
  • servizi nel settore turistico.

In altri termini, è al momento possibile agevolare attività imprenditoriali in quasi tutti i settori produttivi; restano escluse dall’agevolazione, salvo nuova previsione normativa, il commercio e l’agricoltura. Il finanziamento massimo erogabile da parte di Invitalia è pari a 50.000 euro per ogni richiedente, fino ad un tetto massimo di 200.000 euro nel caso di istanza presentata congiuntamente da quattro richiedenti (es. tutti soci di una neo-costituita società).

RESTO AL SUD: LE SPESE AMMISSIBILI

Nell’ambito delle richiamate attività sono ammissibili ad agevolazione le spese sostenute per:

  • ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (nella misura massima del 30% del programma di spesa);
  • impianti, attrezzature, macchinari nuovi;
  • hardware, software, servizi TLC, soluzioni ICT.

Sono inoltre ammissibili, nella misura massima del 20% del programma di spesa, le spese per l’acquisto di:

  • materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti;
  • utenze, affitti, leasing;
  • garanzie assicurative.

RESTO AL SUD: VALUTAZIONE DEL PROGETTO ED EROGAZIONE DEL FINANZIAMENTO

La presentazione dell’istanza da parte del richiedente comporta l’avvio della procedura da parte di Invitalia per la valutazione del progetto imprenditoriale, basata su differenti criteri qualitativi. Nel caso di valutazione con esito positivo, il finanziamento riconosciuto da Invitalia coprirà il 100% delle spese ammissibili, secondo le seguenti modalità:

  • contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo;
  • finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo; gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi.

Il contributo a fondo perduto viene erogato da Invitalia sulla base del concreto avanzamento dei lavori (SAL). La prima erogazione avverrà dopo aver realizzato il 50% delle attività previste dal progetto, secondo le seguenti tempistiche:

  • 30 giorni dalla data di ricezione di tutta la documentazione, nel caso di primo SAL;
  • 60 giorni per il SAL a saldo. Quest’ultimo viene erogato dopo un esame della documentazione e a seguito di un sopralluogo per verificare gli investimenti realizzati e le spese sostenute.

Si evidenzia, infine, che il progetto dovrà essere interamente realizzato entro 24 mesi dal provvedimento di concessione del contributo, comunicato da parte di Invitalia.

CONCLUSIONI

Com’è facile intuire, “Resto al Sud” rappresenta una opportunità formidabile per tutti coloro che intendono avviare un’attività imprenditoriale nelle Regioni del Sud Italia, poiché consente di superare, con relativa facilità, un problema che spesso appare insormontabile: la disponibilità finanziaria per sostenere la realizzazione delle attività. Per aumentare le probabilità di veder approvato il progetto è tuttavia necessaria un’analisi approfondita e dettagliata di ogni aspetto, rilevante ai fini dell’attività imprenditoriale che si intende realizzare, che comporta necessariamente il ricorso a professionisti, con competenze interdisciplinari ed esperienza concreta nella gestione di simili procedure.

E’ per questo che il nostro Studio Legale offre gratuitamente la propria consulenza preliminare, al fine di valutare la qualità del progetto imprenditoriale che si intende sottoporre all’attenzione di Invitalia, sì da individuare eventuali criticità e, ove possibile, porvi rimedio prima della presentazione della relativa istanza. Chiunque volesse avere maggiori informazioni non potrà far altro che contattarci: saremo ben lieti di condividere la nostra esperienza per lo sviluppo di nuove opportunità di crescita del nostro territorio.