Grazie ad un emendamento al decreto semplificazioni, approvato nelle scorse ore dalle commissioni Lavori pubblici e Affari costituzionali del Senato, quei debitori che non sono riusciti a pagare le rate scadute della rottamazione bis entro il 7 dicembre 2018 potranno aderire alla nuova rottamazione-ter, introdotta con il decreto fiscale n. 119/2018.

Rottamazione-ter: come funziona? Leggi le Linee Guida

Come noto infatti, il testo originario riconosceva la possibilità di accedere alla nuova definizione agevolata soltanto ai contribuenti in regola con il pagamento delle rate previste dalla c.d. rottamazione-bis, escludendo pertanto tutti coloro che alla data del 7 dicembre 2018 non fossero in regola con il piano di rateazione loro assegnato da Agenzia Entrate-Riscossione.

Ebbene, grazie alle recenti modifiche legislative il termine per procedere al pagamento delle rate scadute, di cui alla rottamazione-bis, è stato prorogato dal 7 dicembre 2018 al 31 luglio 2019.

La differenza sostanziale (rispetto ai contribuenti in regola coi precedenti pagamenti, o a tutti coloro che per la prima volta decideranno di aderire ad una definizione agevolata dei propri carichi pendenti) consiste nel piano rateale di pagamento: il versamento delle somme dovute potrà infatti avvenire in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2019, oppure potrà essere spalmato in massimo di 10 rate consecutive di pari importo, tenendo fede alle scadenze prefissate da parte dell’Agente per la Riscossione.

Naturalmente, a questa importante novità seguiranno aggiornamenti da parte delle competenti istituzioni: vi invitiamo pertanto a contattarci per restare aggiornati sulle più importanti evoluzioni della disciplina della c.d. rottamazione-ter.